La Puglia ebraica è un mix di costumi, popoli e tradizioni antiche. La posizione strategica del Meridione ha incentivato la diffusione dell’ebraismo in tutto il Mediterraneo, in particolar modo a Bari e Otranto.
Le comunità giudaiche lasciarono un segno tangibile sull’architettura e sulla cultura locale. Al giorno d’oggi, viaggiatori e curiosi possono pianificare tour inediti e affascinanti sulle tracce bimillenarie ancora presenti nel Sud Italia; al fine di ammirare le bellezze della Puglia da una prospettiva insolita.

La cultura della Puglia ebraica: una storia millenaria

La Puglia ebraica ha origini antichissime. Le prime famiglie giudaiche occuparono il territorio già ai tempi dell’Impero Romano, quando gli ebrei si stanziarono a Pozzuoli e a Brindisi. Con il passare dei secoli, le comunità locali si spostarono a Otranto per lavorare nei latifondi e nelle botteghe artigiane, spesso sotto contratto di schiavitù.
Ma è dal 70 dopo Cristo in poi che gli ebrei trovarono nel Meridione un valido territorio in cui abitare indisturbati; complice la distruzione di Gerusalemme. La testimonianza del passaggio giudaico è evidente: l’architettura e la conformazione dei ghetti si mescola alla presenza delle sinagoghe e dei luoghi di culto.

Un viaggio alla scoperta della Puglia ebraica

In tempi recenti, la Puglia è diventata un importantissimo punto di riferimento per gli ebrei espatriati; dopo essere sopravvissuti agli orrori dei campi di concentramento, essi trovarono una sistemazione provvisoria nelle tante sistemazioni per profughi allestite lungo le coste del Salento. I viaggiatori interessati a scoprire le testimonianze della Puglia ebraica possono pianificare un tour tematico nella vibrante Trani.

Nello specifico, il Quartiere Ebraico è un museo a cielo aperto nel quale è possibile visitare sia la Sinagoga di Scolanova sia l’omonimo Museo. Quest’ultimo incuriosisce i turisti promuovendo tanto le tradizioni giudaiche quanto l’esperienza pugliese delle comunità ebraiche che ancora oggi abitano la Giudecca e il centro storico della destinazione.

La Puglia ebraica a Lecce

Viaggiando verso sud, i visitatori potranno fare tappa a Lecce. Dopo aver ammirato lo skyline cittadino sarà possibile recarsi in Via della Sinagoga, nel Museo Ebraico e nel quartiere giudaico.
Vicoli e stradine labirintiche permetteranno di scoprire la storia degli ebrei in Puglia dalle origini alla Seconda Guerra Mondiale; una vicenda affascinante e tormentata, che non ha impedito alle comunità ebraiche di integrarsi perfettamente al tessuto finanziario e sociale della Puglia.

Puglia ebraica: la Porta degli Ebrei

Tra i centri ebraici in Puglia spicca senza dubbio Manduria. La Sinagoga cattura l’attenzione dei visitatori con i suoi complessi elementi decorativi e l’imponente ingresso sormontato da archi. Quest’ultimo sarebbe stato chiuso a chiave nelle ore notturne sotto il pontificato di Paolo IV nel 1555 per difendere la cristianità e impedire ai giudei di organizzarsi politicamente e culturalmente contro il Cattolicesimo.

Poco distante sorge anche la Porta degli Ebrei salentina collegata alla Giudecca della comunità stanziata a Oria (in provincia di Bari). La location era considerata il punto d’accesso al dedalo di strade e piazzette, botteghe e luoghi di culto in cui gli ebrei erano soliti esercitare i propri riti.

La cucina ebraica locale

Imperdibili sono anche le esperienze enogastronomiche della regione. Giunti a Otranto, Galatina, Ostuni e Gallipoli sarà possibile assaggiare le specialità della cucina ebraica: dai vini kosher all’olio extravergine d’oliva prodotto nella regione, passando per il riso con le lenticchie, la zuppa di pollo e l’insalata di rape rosse.