Il Castel del Monte sorge nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e rientra nel territorio di Andria, da cui dista circa 16 km. Sarebbe difficile rispondere alla domanda su cosa vedere in Puglia, essendo questa una regione che ha moltissimo da offrire, sia dal punto di vista paesaggistico che storico-artistico. Ma ci sono luoghi che è impossibile non visitare e tra questi c’è appunto Castel del Monte. Questa fortezza, dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, affascina coloro che hanno la fortuna di visitarlo e di toccare con mano la storia che trasuda da ogni sua singola pietra.

Alla scoperta dell’enigmatico Castel del Monte

Il Castel del Monte non è solo il castello più iconico della Puglia, ma anche uno dei più belli tra le fortezze costruite per volere di Federico II: è considerato infatti la massima espressione dell’animo di questo famoso imperatore, amante della scienza, della letteratura, della poesia e dell’astronomia.
Lo Stupor Mundi ne ordinò la costruzione nel 1240 e in un documento, inviato a Riccardo di Montefuscolo, chiede ulteriore materiale per completare la costruzione di quella che, nella lettera, è citata Castrum di Sancta Mariam de Monte. Federico II amava molto la Puglia e non sono certamente rari i suoi soggiorni nella regione, siano essi di natura politica che di puro piacere.
Castel del Monte è stato costruito in marmo e pietra calcarea bianca, tanto che si scorge da lontano, dall’alto della collinetta su cui sorge, a un’altezza di 540 m. La sua caratteristica principale, che lo ha reso famoso anche nel campo dell’esoterismo e della simbologia, è il ripetersi del numero 8: è a pianta ottagonale, possiede 8 torrioni ottagonali e sono 8 le stanze per ogni piano, senza dimenticare il ripetersi di questo numero anche nelle decorazioni all’interno.

Il mistero di Castel del Monte

Questo e molti altri sono i motivi per i quali Castel del Monte è avvolto dal mistero: nonostante infatti sembri un castello, non è nato a scopo difensivo perché, osservandolo bene, mancano un ponte levatoio, un fossato, delle caditoie, le cannoniere e delle mura di cinta.
Alcuni hanno considerato il castello un semplice simbolo di Federico II, somigliando proprio alla sua corona, mentre altri hanno visto questo luogo come prigione o sede della corte imperiale, ma troppo raffinata nel primo caso e piccolo nella seconda ipotesi.
C’è chi ha considerato Castel del Monte come il nascondiglio del Sacro Graal e dunque legato ai Cavalieri Templari, come complesso termale, come Tempio dove Federico II si rilassava studiando le materie che più lo appassionavano oppure come luogo con una sorta di funzione iniziatica (c’è anche chi ha avanzato l’ipotesi che lo Stupor Mundi abbia infatti progettato l’edificio ispirandosi alla Piramide di Cheope).

Visita all’interno del Castel del Monte

L’ingresso all’interno del Castel del Monte avviene attraverso il portale con arco arabeggiante e timpano in stile tipico greco-romano: due leoni sono ai lati del varco, uno guarda il sole che sorge durante il solstizio d’estate e l’altro al sole che si leva nel corso del solstizio d’inverno. Una volta varcata la porta, nessun visitatore si ritroverà volgere mai le spalle ai due leoni: questo ingegnoso sistema ha fatto pensare anche che Castel del Monte fosse una specie di osservatorio astronomico.
Per accedere alle stanze, bisogna passare dal cortile ottagonale, dove sono esposti un bassorilievo raffigurante un corteo e il rilievo di un cavaliere. Il cortile, dove alcuni pensavano ci fosse una vasca anch’essa ottagonale con tanto di giochi d’acqua, regala una vista unica sulla porzione di cielo sovrastante, con le alte pareti a fare da cornice.
Le stanze al primo piano sono più spoglie e buie, con una piccola finestra posta in alto a garantire una flebile luce: sono introdotte da portali che sono decorati solo frontalmente perché, in ottemperanza alla tradizione araba, oltrepassare la soglia significava purificarsi e abbandonare alle spalle sfarzi e orpelli.

Per raggiungere le camere superiori bisogna salire tre scale a chiocciola, con ciascuna 44 gradini disposti in senso antiorario (scelta che conferma la natura non militare di Castel del Monte, perché avrebbe costretto i soldati a impugnare le armi con la mano sinistra). Le scale si trovano in tre torri: a tal proposito, i torrioni del castello avevano varie funzioni, da cisterna per raccogliere l’acqua piovana a vere e proprie toilette. È risaputo che Federico II amasse molto la pulizia e pare adorasse fare il bagno di domenica, sollecitando l’ira del papato che vedeva invece quella giornata della settimana solo dedita alla preghiera.
Le stanze del secondo piano sono ben illuminate da grandi bifore che regalavano un panorama unico sul territorio: erano anche molto più decorate, alcune delle quali rivestite di porfido, un marmo rosso, il colore imperiale per eccellenza.
Visitando Castel del Monte, colpiscono i grandi camini: non servivano solo a scaldare gli ambienti o a cucinare, ma anche a diffondere piacevoli essenze rendendo più piacevole il soggiorno.