Le cime di rapa sono un ortaggio dell’agricoltura italiana coltivato maggiormente nelle regioni del sud Italia, come Campania, Calabria, Molise, Basilicata e Puglia. In quest’ultima regione sono presenti circa 3.500 ettari di coltivazione. Di questa preziosa pianta non si butta via niente poiché si mangiano sia le infiorescenze (conosciuti come broccoli di rapa o friarielli) sia le foglie che le circondano. L’utilizzo in cucina è molto variegato, dal momento che è una pianta molto versatile e utilizzabile sia per la preparazione di primi piatti che di secondi piatti e contorni. La sua denominazione può cambiare da regione a regione, in Campania sono conosciuti come friarielli, in Calabria come broccoli di rapa e in Puglia come spichi.

Come pulire le cime di rapa

La pulizia delle cime di rapa è molto semplice e veloce e anche per questo motivo il suo utilizzo in cucina è l’ideale anche per chi ha poco tempo o poca voglia di cucinare. Innanzitutto è possibile lessarle, cuocerle al vapore o direttamente in padella con la pasta, ma come utilizzarle in cucina lo vedremo successivamente. Adesso concentriamoci su come pulire questo gustoso ortaggio.
Le cime di rapa sono composte dal fusto, dai fiori e dalle foglie sia larghe che più piccole. L’utilizzo del coltello non è necessario in quanto si può procedere alla pulizia direttamente con le mani.
Per prima cosa cominciate ad eliminare i gambi più grandi e lunghi e soltanto successivamente dedicatevi a rimuovere le foglie grandi e ingiallite poiché sono meno tenere ed è bene eliminarle. Una volta terminato ciò potete procedere al successivo step. Con una mano tenete stretto il gambo più corto e con l’altra mano sfilate le foglie con un gesto piuttosto netto e deciso. In questo modo metterete da parte le foglie più piccole e tenere, che costituiscono la parte commestibile e più saporita dell’ortaggio. Il successivo step consiste nel lavare sotto l’acqua corrente le foglie che avete precedentemente tolto, per eliminare residui di terra o altre impurità. A questo punto il gioco è fatto e non vi resta che procede alla cottura delle stesse.

I valori nutrizionali delle cime di rapa

Le cime di rapa sono un vero e proprio toccasana dal punto di vista nutrizionale, poiché sono un alimento ipocalorico ideale per chi sta seguendo una dieta detox o dimagrante, ma anche semplicemente per chi ha voglia di tenersi leggero senza rinunciare al gusto.
Ogni 100 grammi di cime di rapa sono presenti solo 32 kcal. L’ortaggio è composto per il 92% di acqua, per il 2,9% di proteina e fibre e il 2% di carboidrati. Sono presenti anche buone quantità di calcio, ferro, vitamine (principalmente del gruppo A e C), polifenoli e antiossidanti. Non è un caso infatti che è un prodotto tipicamente invernale che, grazie agli ottimi valori nutrizionali appena visti, costituisce un valido alleato per rafforzare il sistema immunitario e proteggere dalle infezioni.

Come cucinare le cime di rapa

Come abbiamo accennato poco sopra, vi sono diversi metodi per cucinare al meglio le cime di rapa. Tra i principali metodi di cottura troviamo la bollitura, il vapore o lo stufato.
Il metodo più veloce è certamente la lessatura, poiché vi basterà tuffarle in acqua bollente e cuocerle per circa 3-4 minuti. Successivamente andranno scolate e completata la cottura in pentola, se decidete di condirle con la pasta. Altrimenti sono ottime anche saltate con un filo d’olio di oliva, uno spicchio d’aglio e magari un filetto di acciuga. Le cime di rapa sono molto buone anche come contorno, vi basterà condirle con un po’ di olio, di sale e qualche goccia di limone, previa cottura di circa 10-15 minuti.
Qualche piccolo accorgimento: gambi e foglie più grosse le potete tagliare a pezzettini, bollirle per circa dieci minuti e passarle in padella per ultimare la cottura; in questo modo la pasta verrà insaporita ulteriormente. Stesso discorso per l’acqua di cottura, che potete utilizzare per cuocere la pasta. Con questo piccolo accorgimento darete un tocco di sapore in più al vostro piatto.