A Campi Salentina, nel cuore del Salento a soli 15 km di distanza da Lecce, ci sono numerose attrazioni turistiche soprattutto per gli appassionati di arte, storia e cultura. Tra queste la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Nel centro di Campi Salentina si erge dunque imperiosa in tutta la sua bellezza la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la cui realizzazione è iniziata nell’anno 1579.

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Campi Salentina

Come tante altre strutture di questo periodo, venne progettata con una pianta a croce latina e con le tre classiche navate.
I due portoni laterali sono di dimensioni più ridotte rispetto a quello centrale, che si erge imperioso. Questo viene esaltato da 4 colonne impreziosite con decorazioni che ripropongono le forme delle foglie di vite e dei grappoli d’uva.
Sul portone centrale ci sono un grande rosone e le statue che rappresentano Santa Lucia, San Nicola, Santa Irene e Sant’Oronzo.
Il portale della facciata principale è stato realizzato da un grande artista del territorio, Ambrogio Martinelli di Copertino. Il rosone centrale offre delle decorazioni di tipo vegetale ben realizzate.
La chiesa dispone di un’ampia cupola che sovrasta tutta la struttura e che è stata rifinita con elementi di colore verde, rosso e bianco, dall’importante impatto estetico.

L’interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Si tratta di un edificio di tipo rinascimentale con alcuni elementi che richiamano lo stile barocco, molto presente su tutto il territorio del Salento.  La struttura interna della chiesa di Santa Maria delle Grazie si sviluppa attraverso una tradizionale croce latina che nel 500 era molto utilizzata con le tre navate. Ci sono diverse opere d’arte che vale la pena visitare almeno una volta per apprezzare la cultura dell’epoca e la capacità dei vari artisti del territorio.
Innanzitutto gli altari che sono presenti nelle varie navate sono stati realizzati da artisti salentini utilizzando lo stile barocco e la pietra leccese. L’altare principale, quello della Madonna del Rosario, presenta un’opera particolarmente importante perché si tratta di un affresco di origini bizantine in cui viene raffigurata la Vergine. Il pulpito, ancora oggi perfettamente conservato e realizzato con un pregevole legno, è stato dorato nel tempo e mantiene inalterate le sue caratteristiche architettoniche dell’anno di realizzazione, che probabilmente è il 1600.
L’importanza artistica viene enfatizzata ulteriormente dai tanti dipinti e affreschi e dagli arredi sacri che sono dislocati un po’ in tutta la chiesa. Tuttavia, tra gli elementi che creano maggiore interesse nei visitatori, c’è il monumento sepolcrale, realizzato sempre nel Cinquecento e dedicato a Bellisario Maremonti, un valente condottiero nonché barone del territorio di Campi Salentina.

Il rinvenimento della cappella

La storia di questa comunità è legata alla figura di questo personaggio, tant’è che gli è stato dedicato questo monumento sepolcrale realizzato con pietra leccese dipinta di nero. Inoltre è presente una cappella della sua nobile famiglia interamente affrescata, che si trova grossomodo nella zona delle murature perimetrali.
Proprio questa cappella, realizzata in uno stile gotico inconfondibile, è stata recentemente al centro di discussioni perché scoperta durante i lavori di ristrutturazione. Grazie a questo rinvenimento, è stato possibile stabilire che l’attuale chiesa di Santa Maria delle Grazie sia stata realizzata su un precedente edificio nel quale c’era anche questa cappella.
Questa struttura si può raggiungere dall’interno della chiesa attraverso una porta laterale che permette di entrare in un ambiente molto raccolto con archi, affrescati e con un ampio costolone. Su di esso ci sono le effigi della famiglia Baronale ed anche le figure di alcuni personaggi, tra cui il profeta Micheas e il profeta Baam.
Secondo gli studiosi questi affreschi sono risalenti al Quattrocento.