Sono molte le cose da vedere in Salento, l’estremo lembo a sud della Puglia le cui ricchezze storiche, artistiche e paesaggistiche l’hanno reso una delle mete più amate dai turisti di tutto il mondo.

Il territorio alterna spiagge sabbiose dall’aspetto caraibico a tratti rocciosi e pressoché incontaminati, senza dimenticare le distese di uliveti punteggiate qua e là da frantoi ipogei e masserie.

La costa orientale regala in particolare ai turisti la possibilità di scoprire e vivere alcune delle più belle località salentine, in particolare borghi marinari che in alcuni casi affondano le radici a un passato davvero lontanissimo.

Dalla Baia dei Turchi a Santa Cesarea Terme

L’“Oasi Naturale Protetta dei Laghi Alimini” è una delle zone più incontaminate del Salento e rappresenta forse l’ecosistema più importante di tutta la Puglia: qui si trova la Baia dei Turchi.

È situata a sud di Torre dell’Orso e di Roca Vecchia e dichiarata nel 2007 dal FAI come uno dei “cento luoghi del cuore” da preservare.

Baia dei Turchi è un luogo che oggi appare semplicemente paradisiaco con la spiaggia bianca incastonata tra la macchia mediterranea e un mare turchese ed eccezionalmente cristallino.

Proprio in questa zona sorgono alcune delle più belle e caratteristiche masserie vicino Otranto, dove potersi rilassarsi tra campagna e mare.

Questa baia, alla quale si arriva percorrendo un breve sentiero immerso nella vegetazione, cela però un triste passato: nel 1480 più di 18.000 turchi, guidati da Achmet Pascià, sbarcarono in questa baia pronti a depredare questo tratto di costa e in particolare Otranto che, dopo una strenua resistenza di due settimane, cadde.

Otranto

Proprio Otranto è l’altra località salentina imperdibile in un tour lungo la costa adriatica: il suo centro storico è un piccolo tesoro prospiciente il mare, circondato da mura che sfociano poi nel possente Castello Aragonese, eretto alla fine del ‘400 su volontà di Ferdinando I d’Aragona. Il Castello, che ispirò il romanzo di Horace Walpole “Il castello di Otranto”, è circondato da un fossato e ai quattro angoli sono presenti tre torri cilindriche e una a punta di diamante.

Immergendosi nel pittoresco centro storico, tra cortili, scalinate e botteghe artigianali, si raggiunge la spettacolare Cattedrale dell’Annunziata, eretta in epoca normanna nel 1088. All’interno si questa chiesa in romanico pugliese si trova un grandioso mosaico pavimentale raffigurante l’Albero della Vita, in un tripudio di figure bibliche, storiche e mitologiche.

La Cattedrale custodisce poi, nella Cappella dei Martiri, le ossa di coloro che furono trucidati dai turchi nel 1480 per non aver abbracciato la fede islamica.

Santa Cesarea Terme

Tra le località salentine più belle c’è Santa Cesarea Terme, abbarbicata su una scogliera a picco sul Mare Adriatico. La fama di questa cittadina è legata alle sorgenti termali che sgorgano dalle cavità naturali Fetida, Gattulla, Solfatara e Sulfurea, alimentando gli stabilimenti termali.

Se la parte più bassa di Santa Cesarea Terme è caratterizzata dalla presenza di torri di avvistamento e piscine naturali lambite da acque cristalline, nella parte più alta del borgo vi sono invece gli edifici nobiliari, dalla moresca Villa Sticchi al Palazzo Tamborrino.

In cima poi, immersa tra i pini di Aleppo della Pineta Belvedere, c’è la Chiesa Madre del Sacro Cuore risalente al XIV secolo, dalla quale la vista spazia sulla costa, fino a scorgere Santa Maria di Leuca.

Castro

Si narra che Enea, fuggendo da una Troia ormai in fiamme, prese il mare col padre Anchise e il figlio Ascanio: uno dei suoi approdi italici pare fu l’attuale Castro, che secondo Virgilio mostrava su un’altura il Tempio di Minerva. La conferma di ciò è venuta recentemente dagli scavi effettuati in località Capanne: sono stati ritrovati infatti una parte dell’altare, una statuina di Atena Iliaca con un copricapo di stampo troiano e resti di una colossale statua alta 3 m.

Nel “Museo Archeologico Antonio Lazzari” è possibile avere molte più notizie su questo antico luogo di culto e in generale sulla storia di Castro, che sorge su una scogliera bassa a dominare l’azzurro mare Adriatico.

Il Castello sorge nella parte alta del borgo assieme alla Cattedrale dell’Annunziata risalente all’anno 1171: anche la chiesa sorge sui resti di un antico santuario greco e mostra sulla facciata anche i resti di una piccola chiesa bizantina.

Castro Marina è invece la parte bassa del borgo, quella con le grotte riadattate a magazzini e il porticciolo, dove sono ormeggiate le lampare, barche dei pescatori che al tramonto prendono il largo per le loro battute di pesca.

Acquaviva di Marittima

Bellissima è poi Cala dell’Acquaviva in località Marina di Marittima, frazione di Diso: non tutti conoscono questo piccolo fiordo celato dalle scogliere, bagnato da acque freschissime per via della sorgente di acqua che sgorga proprio a largo di questo tratto di costa. Non c’è sabbia, ma solo scogli, perfetti per chi ama esibirsi in plateali tuffi: i fondali poi sono un vero paradiso per gli appassionati si snorkeling, con una fauna marina colorata tutta da scoprire.

Si arriva a Cala dell’Acquaviva mediante un altrettanto intimo e silente sentiero chiamato Canale del Bosco che, in caso di piogge insistenti, si trasforma addirittura in una sorta di torrente naturale.