Manfredonia deve il suo nome proprio al principe generoso Taranto Manfredi, il quale nel 1256, giunto a Siponto per una battuta di caccia, vide la città distrutta e i suoi cittadini costretti ad abitare in case diroccate. Decise dunque di ricostruire totalmente il sito, reso quasi inabitabile anche da un’area di palude colpita dalla malaria. Il nuovo centro sorse nella parte nord, proprio dove oggi sorge la città di Manfredonia. Ovviamente, oltre ad un motivo caritatevole, lo scopo di Manfredi era quello di fondare uno dei centri più importanti del regno amministrato dal padre Federico II Hohenstaufen, detto Stupor Mundi, e controllare una porzione di territorio molto strategica sia dal punto di vista logistico che estetico.

La porta del Gargano

La città di Manfredonia viene definita la porta del Gargano, posta a pochi chilometri dall’antica e importante città romana di Siponto. Prima dei romani, però, ad abitare questa terra furono i Dauni, una popolazione indigena che si stanziava in tutto il territorio del foggiano e anche in parte della Basilicata nord-orientale.
Città dalla storia variegata e stratificata, dove tanti re e principi hanno governato e reso questo luogo quello che è oggi: una splendida cittadina su uno dei litorali più frequentati dai turisti, con attrazioni tutte da scoprire.

Manfredonia: le Basiliche di Siponto

Come accennato in precedenza, il sito più antico dell’area, di cui Manfredonia è l’erede, è l’ex colonia romana di Siponto. L’attrazione principale di questo sito archeologico è rappresentata dal dittico delle basiliche.
Infatti, nel 2015 l’architetto Tresoldi è riuscito a rendere celebre un’area archeologica fino a quel momento sconosciuta a molti grazie alla cosiddetta chiesa tridimensionale, installata sui resti di una chiesa paleocristiana. La tecnica utilizzata dal giovane architetto prevedeva l’uso di alcuni reticoli di metallo tra di loro intrecciati con lo scopo di dare l’idea della composizione della struttura antica.
Un modo innovativo e originale per rievocare un passato perduto.

Il lungomare di Manfredonia

Un luogo da non perdere nella città garganica è il suo lungomare, ricco di locali e ristoranti molto caratteristici, dove è possibile degustare le pietanze locali.
Il lungomare di Manfredonia è il luogo adatto per passeggiare degustando un gelato o prendendo un cocktail, oppure per accomodarsi in uno dei bar o locali per fare un aperitivo vista mare e, perché no, vista tramonto.
Vicino al porto, sono presenti resti di strutture di epoca romana, posti ormai sotto le acque.

Luoghi simbolo di Manfredonia: il Castello e le Stele Daune

Uno dei luoghi simbolo di Manfredonia è il castello, fatto edificare dal suo fondatore Manfredi, figlio del celeberrimo Federico II di Svevia.
Il castello deve la sua forma odierna ad alcuni rifacimenti dovuti a danneggiamenti nel corso degli anni che hanno costretto gli abitanti a porne rimedio. Infatti, sono molteplici i restauri realizzati nella struttura.
L’esposizione all’interno del maniero segue un percorso rigorosamente cronologico: si parte dalla Preistoria, con la sala 1 dedicata al Neolitico, e la sala 2 che espone reperti risalenti all’età del Bronzo; poi si passa ai rinvenimenti dauni, con esposizioni di alcuni oggetti messi in luce nei siti più importanti della Puglia settentrionale; infine, l’ultima sezione espositiva, la sala 4, è dedicata alle stele daune, che costituiscono il vero e proprio fulcro del museo; esse rappresentano infatti la testimonianza più caratteristica di questa popolazione.

La cattedrale di San Lorenzo Maiorano

La chiesa principale della città di Manfredonia è sicuramente la cattedrale dedicata a San Lorenzo Maiorano. L’attuale edificio sacro risale alla metà del Seicento, costruito per gran parte in marmo travertino.
La cattedrale prende il nome del santo patrono della città, le cui reliquie sono gelosamente conservate all’interno della chiesa insieme a molteplici opere artistiche, trasportate all’interno dell’edificio in questione da altre strutture religiose all’inizio del secolo scorso. Tra queste opere va ricordata un’antica icona rappresentante la Madonna di Siponto, un’icona statuaria della Madonna con gli occhi sbarrati, in legno multicolore.

Oasi Lago Salso

Nei dintorni della città è presente un luogo magico e da visitare obbligatoriamente: il Lago Salso. Questo specchio d’acqua, amministrato dal WWF, è formato da una zona paludoso-umida che accoglie canneti e tantissime specie di uccelli. Il luogo ha un valore naturalistico intrinseco grandissimo ed è visitabile su prenotazione. Infatti, l’area è adattissima per visite guidate, escursioni o gite in famiglia o con amici.
Il parco naturale è frequentatissimo da persone che praticano il bird watching, cioè l’osservazione degli uccelli.

Abbazia di San Leonardo

Altro luogo situato nei dintorni della città è l’Abbazia di San Leonardo, posta a venti chilometri. Questa struttura religiosa possiede un altissimo valore storico-artistico. Questa abbazia fu fondata nel XII secolo ed è parte di un insediamento più grande composto da altri resti di abbazie, di un ospedale e una chiesa. Per tantissimi anni questo luogo è stato sede di continuo pellegrinaggi religiosi.
La struttura a tre navate conserva al suo interno basso-rilievi e sculture di pregio che raffigurano scene raccontate nella Bibbia e altri elementi mistici del periodo medievale.